Il ministro degli Esteri Antonio Tajani preme per un rapido e rafforzato intervento delle navi militari europee a protezione del transito delle navi mercantili nel Mar Rosso.
Sulla crisi del Mar Rosso il Governo italiano ha cambiato registro.
Lunedì al Consiglio Affari Esteri dell'Ue, il ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà tra coloro che premeranno per un rapido e rafforzato intervento delle navi militari europee a protezione del transito delle navi mercantili che dall'Asia prendono la rotta per il Canale di Suez, passando quindi dallo Stretto di Bab el-Mandeb, la "porta delle lacrime" (in arabo) dove da settimane vengono presi di mira i cargo di passaggio, siano essi riconducibili o meno a Israele. Si tratta, ha ribadito Tajani durante l'ultimo question time al Senato, di una missione "difensiva", ma è difficile immaginare che la maggiore presenza di fregate di Paesi europei possa contribuire a una de-escalation nell'area strategica per i traffici globali, punto di incontro tra l'Asia e il Mediterrane
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